giovedì 13 febbraio 2014

CHIMICA VERDE, PASSO IN AVANTI PER IL DISTRETTO DI PORTO MARGHERA

Dopo l'accordo siglato nei giorni scorsi con Elevance Renewable Science, Versalis ha raggiunto un'intesa con le organizzazioni sindacali sull'avvio del progetto di trasformazione per il rilancio del sito di Porto Marghera. Il progetto è parte integrante della strategia di Versalis, che punta a sviluppare nuove iniziative per la chimica verde, e  ottimizzare l'esposizione sulle commodity. In questo contesto, il suo stabilimento a Porto Marghera continua a mantenere una posizione geografica di primo piano, che beneficia della vicinanza con il mercato del Nord Europa e del collegamento integrato con gli altri siti della società a Mantova, Ferrara e Ravenna.

I circa 200 milioni di euro di investimento verranno indirizzati sia all'ottimizzazione dell'impianto di cracking e al riassetto delle utility, con significativi risparmi energetici, sia alle nuove iniziative nella chimica verde. Quest'ultima, di cui l'accordo con Elevance è parte integrante fondamentale, prevede lo sviluppo e l'industrializzazione, con impianti di scala mondiale primi nel loro genere, di una nuova tecnologia per la produzione di bio-intermedi chimici da oli vegetali destinati a settori applicativi ad alto valore aggiunto. Tale programma d'investimento comporta l'arresto per sei mesi del ciclo cracking/aromatici, così da fare fronte all'attuale congiuntura negativa del mercato e ottimizzare il bilancio di materia del sistema industriale Versalis, senza creare impatti sulle produzioni a valle di Mantova, Ferrara e Ravenna.

LIMITI DELLA CHIMICA VERDE:
Bisogna tenere presente però che non è possibile utilizzare le fonti rinnovabili ad un ritmo più veloce rispetto al tempo necessario per la loro rigenerazione: se, per esempio, un qualsiasimateriale plastico venisse ricavato da vegetali e prodotto ad un ritmo più veloce di quanto i vegetali stessi (che in questo caso sono la materia prima) riescano a rinnovarsi, col passare del tempo non si potrebbe più produrre il tal materiale plastico e si perderebbe irrimediabilmente la risorsa vegetale primaria. Altro aspetto da tenere presente è quello di evitare di incentivare lo sviluppo fuori controllo della monocoltura (es.: per la produzione di biodiesel e/o bioetanolo), che può arrecare seri danni agli ecosistemi, agli equilibri biologici e sociali di intere zone del pianeta.
Per far in modo che la Chimica verde e l'utilizzo di fonti rinnovabili continuino ad essere positivi e siano una buona soluzione al problema dell'inquinamento, questi devono andare di pari passo ad una progressiva riduzione dei consumi energetici e di materiali, sia da parte delle industrie che da parte dei consumatori. (Fonte: Wikipedia)

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